Un insieme di esperienze per la musica

Olivetantica

Sogniamo insieme !!!

Chi siamo

Gruppo musicale, composto da professionisti e dilettanti dell’Alta Valle del Sele che ha come obiettivo la valorizzazione dell’arte musicale, come ricerca storica ed adattamento alla nostra contemporaneità.
Proponiamo un repertorio di canzoni classiche napoletane, frutto della ricerca, nella tradizione popolare partenopea, di motivi e sonorità che hanno reso famosa e unica Napoli nell’universo della musica mondiale. 
I brani sono eseguiti esclusivamente con strumentazione acustica, dando rilievo particolarmente ai quattro classici “elementi” della posteggia napoletana: chitarra, violino, mandolino e voce. 

Il tutto con arrangiamenti di voci e suoni creati e curati direttamente con lo scopo di far vivere le inedite emozioni provate dai primi ascoltatori di queste immortali arie melodiche, quando le stesse venivano suonate “a chitarra e mandolino” nelle serenate o nelle postegge per i vicoli di Napoli.        

Il programma è adatto per concerti di piazza ed in locali chiusi (con narrazione della “Storia della Canzone napoletana”),Matrimoni (con posteggia ai tavoli),Feste private e Serenate …

 

La selezione dei nostri video

Video

Era de maggio

La canzone, idealmente, si può dividere in due parti. Nella prima ci troviamo in un giardino colmo di ciliegie dove due giovani innamorati, sofferenti, si preparano al loro addio perché il ragazzo, probabilmente in partenza per il servizio militare, deve allontanarsi dalla sua amata.
La ragazza, con gli occhi colmi di lacrime, non vuol lasciarlo andar via e gli sussurra dolcemente su una spalla “quanno turnarraje?”. È il mese di maggio ed i due si promettono di rincontrarsi nello stesso posto esattamente un anno dopo, sempre di maggio, per riconfermare il loro amore. Nella seconda parte, l’innamorato mantiene la sua parola e ritorna, l’anno successivo, in quel giardino che fece da sfondo alla sua promessa d’amore, ma si rende conto che la ragazza non corrisponde più un sentimento che pareva esser così grande, forse per il troppo tempo trascorso o per le mutate situazioni.
Era de maggio

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Anema e core

Il titolo originale doveva essere Che matenata ‘e sole, ma il compositore Salve D’Esposito pensò bene, ispirato anche da un litigio che l’autore dei versi di questa canzone, Tito Manlio, aveva avuto con la moglie, con cui poi si era riappacificato, di modificarlo in Anema e core. Era il 1950 e la fortuna di questo brano presto travalicò i confini nazionali per dilagare in tutto il mondo.

Anema e core

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